DIO: "NON LASCIO LA SCIABOLATA, NE' ORA NE' MAI"
Il tecnico in conferenza stampa: "Ho sentito troppe voci e troppi dubbi. Il mio futuro è qui, questo è il mio Regno dei Cieli. L'Abou Pappa? Tanti soldi, ma poco sentimento..."
MILANO. "Ho convocato qui voi tutti per dire che io non lascio la Sciabolata". Queste le prime parole di Dio nella conferenza indetta proprio dal tecnico della squadra di Repossinger, alla quale erano presenti lo stesso presidente e il ds Arcangelo Gabriele. Le parole sono manna dal cielo per i tifosi e per gli addetti ai lavori, che negli ultimi tempi avevano pensato ad un ripensamento: "Dopo tre anni al massimo nei quali abbiamo aperto un ciclo, ho sentito troppe voci e troppi dubbi sul mio futuro, come se non vincere qualcosa in una annata significhi fallimento - continua l'allenatore, che nel triennio nel quale è stato seduto sulla panchina della Sciabolata Morbida ha centrato un campionato, un terzo posto e una finale di Coppa, persa al fotofinish con la Pro Dezza -. Quest'anno abbiamo giocato più di tutti, tra campionato e coppa, non abbiamo saltato un turno, e se devo dirla tutta non siamo finiti sul podio anche per un po' di sfortuna, con tutti quei gol subiti...".
Alla domanda dei giornalisti se c'è stata qualche proposta concreta per convincerlo a sedersi su un'altra panchina (si parlava di una mega offerta dello sceicco Bin Zayed, proprietario dell'Abou Pappa, ndr), Dio risponde: "Ho ricevuto due proposte, una dal Canada, che ho gentilmente rifiutato, e una dall'emiro Bin Zayed, che mi ha messo davanti al naso un contratto principesco. Il problema di queste società, però, è che non mi daranno mai le emozioni che mi dà la Sciabolata, sono fredde, aride, pensano solo ai soldi, quando nel mondo del fantacalcio c'è di più. Ella Brett? Ha fatto un ottimo lavoro, si è piazzata davanti a noi, e vogliono già mandarla via! Mah, io quello che posso dire è che qui è la mia casa, è un po' il mio 'Regno dei Cieli', e non voglio per nessun motivo abbandonare la squadra, il presidente, i tifosi. Questo è il mio mondo, e non voglio andarmene, nè ora, nè mai".
La parola passa a Repossinger, patron della squadra: "Voglio ringraziare Dio per quello che ha fatto in questi tre meravigliosi anni, pieni di successi e di soddisfazioni, e per quello che sono sicurò farà nei prossimi a venire - dice il presidente -. Noi ripartiamo con più forza di prima, coscienti che il nostro allenatore ha carta bianca per rinnovare un progetto che non si ferma qui, anzi, riparte con basi più solide. Non avrei saputo trovare un'alternativa a Dio, lui è la Sciabolata, e resterà qui per molti molti anni. Nessuno ce lo ruberà".
A.R.